lunedì 6 ottobre 2008

CROLLANO LE BORSE E IL FENOMENO MAFIOSO GIOISCE !!!

(Teleborsa) - Roma, 6 ott - E' davvero un lunedì nero per Piazza Affari, che, non solo manda in fumo miliardi di capitalizzazione, ma risulta essere fanalino di coda dell'Europa.
Già in apertura gli investitori hanno mostrato una notevole sfiducia e sopraffatti da un sentimento tutt'altro che positivo, sono tornati a vendere.
I listini di Milano sono rimasti impantanati in territorio negativo, a metà riunione, sulla scia dei rinnovati spettri che aleggiano nell'aria riguardo la situazione finanziaria globale.
Lo scetticismo, infatti, prevale sugli operatori, che sembrano non aver accolto con fiducia l'approvazione da parte della Camera statunitense del Piano Paulson da 700 mld.
Intanto, neanche la notizia proveniente dalla Germania, dove il Governo ha stanziato 50 mld di euro per la Hypo Real Estate in difficoltà predisponendo, inoltre, un Piano per i depositi, sembra avere grandi effetti sui mercati.
Il clima si appesantisce ancora di più dopo l'apertura negativa della borsa di Wall Street, dove il DJ è sceso al di sotto dei 10.000 punti (soglia che non toccava da quattro anni).
Il mercato valutario intanto vede l'euro scivolare sempre più nei confronti del dollaro: il cambio euro/ dollaro si attesta ora a 1,3522. Mentre il prezzo del petrolio scende a 90,09 usd al barile.L'indice Mibtel archivia gli scambi con un tonfo dell' 8,24% a 17976, l'S&P/Mib crolla dell'8,24% a 23776, il Midex scivola dell'8,21% a 20624 punti.
L'All-Star, fa meglio degli altri listini con un -5,74% a 9938 punti.
Un'ecatombe sul principale listino con quattordici titoli sospesi per eccesso di ribasso.
Tra i titoli guida profondo rosso per le banche che restano le maggiori vittime della crisi, con Banco Popolare che perde il 14,76 %. Male anche la Popolare Milano che scivola del 5,58%, UBI Banca perde il 5,88%,Intesa Sanpaolo del 11,28%. Nell'occhio del ciclone Unicredit, che chiude con un -5,94%. Vendite anche sugli assicurativi, con FonSai che arretra di oltre il 15,82%, Alleanza del 9,92% e Generali del 4,84%. Unipol che cede il 6,02.
Gelo sul settore petrolifero, con Tenaris che crolla del 15,42, Saipem del 15,32 ed Eni del 9,66%. Nessun segno positivo nel paniere principale, dove le perdite minori sono quelle registrate da utilities con Snam rete gas che perde l'1,46% .
Questo è quanto abbiamo appreso il primo lunedì del mese di ottobre che rischia di far collassare il sistema creditizio calabrese oltre che italiano, per la felicità del sistema bancario parallelo degli USURAI; invero quest'ultimi hanno una voglia matta di investire per istituzionalizzare il proprio "status".
Bisogna incitare i ns. governanti di preoccuparsi, nulla togliendo alle Società Big cannibalizzate dai manager senza alcuna remora nella propria condotta "libertina" con liquidazioni milionarie, anche dei Piccoli e Medi Imprenditori che quotidianamente si scontrano con una "crisi" scaturente da una "NON CRESCITA".
Inoltre gli imprenditori SERI lottano anche con un periodo di BLOCCO TOTALE nell’accesso al credito.
Dove arriveremo ??? Se continuiamo così rischiamo il collasso poiché le spese superano ampiamente le entrate, specialmente se aggiungiamo un carico fiscale asfissiante.
Distruttivo ??? Assolutamente NO !!!
Þ Eliminiamo l’I.V.A. sul Carburante, poiché esiste già l’accisa;
Þ Eliminiamo i contributi “SPRECATI” per le varie testate giornalistiche sempre più politicizzate;
Þ Eliminiamo le MAXIPENSIONI ovvero le BABYPENSIONI;
Þ I beni sequestrati alla MAFIA, oltre che assegnati a fondazioni ONLUS, servano come controgaranzia per gli istituti di credito che erogano somme a favore di soggetti usurati o schiacciati dal racket;
Questi e tanti altri pensieri sono stati scritti da soggetti dotati di un quoziente intellettivo medio; pertanto tutti possono adottarli per cercare di migliorare un mondo che rischia di collassare, per via dell’incremento del divario tra RICCHI E POVERI !!!

Borsa: inizio settimana nero, s'accoda all'Europa

(Teleborsa) - Roma, 6 ott - E' davvero un lunedì nero per Piazza Affari,che, non solo manda in fumo miliardi di capitalizzazione, ma risulta essere fanalino di coda dell'Europa.
Già in apertura gli investitori hanno mostrato una notevole sfiducia e sopraffatti da un sentimento tutt'altro che positivo, sono tornati a vendere.
I listini di Milano sono rimasti impantanati in territorio negativo, a metà riunione, sulla scia dei rinnovati spettri che aleggiano nell'aria riguardo la situazione finanziaria globale.
Lo scetticismo, infatti, prevale sugli operatori, che sembrano non aver accolto con fiducia l'approvazione da parte della Camera statunitense del Piano Paulson da 700 mld.
Intanto, neanche la notizia proveniente dalla Germania, dove il Governo ha stanziato 50 mld di euro per la Hypo Real Estate in difficoltà predisponendo, inoltre, un Piano per i depositi, sembra avere grandi effetti sui mercati.
Il clima si appesantisce ancora di più dopo l'apertura negativa della borsa di Wall Street, dove il DJ è sceso al di sotto dei 10.000 punti (soglia che non toccava da quattro anni).
Il mercato valutario intanto vede l'euro scivolare sempre più nei confronti del dollaro: il cambio euro/ dollaro si attesta ora a 1,3522. Mentre il prezzo del petrolio scende a 90,09 usd al barile.L'indice Mibtel archivia gli scambi con un tonfo dell' 8,24% a 17976, l'S&P/Mib crolla dell'8,24% a 23776, il Midex scivola dell'8,21% a 20624 punti. L'All-Star, fa meglio degli altri listini con un -5,74% a 9938 punti.
Un'ecatombe sul principale listino con quattordici titoli sospesi per eccesso di ribasso.
Tra i titoli guida profondo rosso per le banche che restano le maggiori vittime della crisi, con Banco Popolare che perde il 14,76 %. Male anche la Popolare Milano che scivola del 5,58%, UBI Banca perde il 5,88%,Intesa Sanpaolo del 11,28%. Nell'occhio del ciclone Unicredit, che chiude con un -5,94%. Vendite anche sugli assicurativi, con FonSai che arretra di oltre il 15,82%, Alleanza del 9,92% e Generali del 4,84%. Unipol che cede il 6,02. Gelo sul settore petrolifero, con Tenaris che crolla del 15,42, Saipem del 15,32 ed Eni del 9,66%.
Nessun segno positivo nel paniere principale, dove le perdite minori sono quelle registrate da utilities con Snam rete gas che perde l'1,46% .
N.D.R. - Questo è quanto abbiamo appreso il primo lunedì del mese di ottobre, dopo una settimana disastrosa.
Tutto ciò aumenta l'impossibilità di accesso al credito delle imprese e dei privati con l'intuibile gioia degli USURAI !!!
Siamo allo sfascio ma, con l'unione e la "finanza etica", possiamo arginare un problema che porterà alla DISTRUZIONE TOTALE del sistema imprenditoriale, in particolar modo quello di una Calabria splendida ma disastrata.
Inoltre è da aggiungere il "federalismo fiscale" che, se mal condotto, rischia di far collassare il sistema impresa.
A questo punto, nulla togliendo alle "Grandi Imprese" cannibalizzate dai Manager senza responsabilità alcuna ( i quali hanno abbandonato i timoni di una "nave che cola a picco" con liquidazioni milionarie), bisogna pensare un pò di più alla Piccola e Media Impresa che quotidianamente si sforza di mandare avanti un sistema che rischia di bloccarsi definitivamente.
ITALIA ... MAY DAY !!!