giovedì 14 gennaio 2010

QUESTO POTREBBE ESSERE UN ULTERIORE RAFFORZAMENTO DEGLI STROZZINI !!!

Mf di mercoledì 13 gennaio 2010, pagina 1
Finanziarie spiazzate dai nuovi tassi anti-usura
di Pollio Marcello
Finanziarie spiazzate dai nuovi tassi anti-usura (Pollio a pag. 2) DI MARCELLO POLLIO Finanziarie impallinate dai nuovi tassi antiusura. Mentre per le banche si allargano gli spazi di manovra. Come anticipa il quotidiano Italia Oggi nell'edizione odierna, èla conseguenza delle modifiche, con validità dal 1 gennaio, apportate da Banicitalia alle tabelle per la rilevazione dei tassi medi.
Le stesse tabelle infatti servono alla determinazione dei tassi usurari (per questo fine basta moltiplicare il tasso medio rilevato nel trimestre precedente per 1,5). Le nuove indicazioni di Bankitaha, accorpando le indicazioni relative ai tassi medi di banche e fiduciarie (che fino al 2009 avevano riscontrato valori sensibilmente diversi), hanno l'effetto, per alcune tipologie di operazioni, di consentire alle banche l'applicazione di tassi pi alti senza rischiare di sforare nell'usura. Mentre le finanziarie saranno costrette a ridurli, erodendo i margini di guadagno, rischiando di scomparire dal mercato, Le innovazioni nella metodologia di determinazione dei teg (tasso effettivo globale) introdotte dall'istituto centrale hanno condotto a significative modifiche nei criteri di calcolo e, in alcuni casi, a una diversa classificazione delle categorie di operazioni. Rispetto al passato è stata data evidenza separata agli scoperti senza affidamento (in precedenza compresi tra le aperture di credito in conto corrente), ai crediti personali e agli altri finanziamenti alle famiglie. Sono state distinte tre tipologie di operazioni di leasiiig (autoveicoli e aeronavali, immobiliare e strumentale). Sono stati separati i teg pubblicati per il credito finalizzato e il credito revolving, in precedenza raggruppati in un unica categoria.
Ma la vera novità, che incide sulle opportunità per i cattivi pagatori di ottenere denaro, è data dalla unificazione dei tassi applicati da banche e finanziarie per alcune categorie di operazioni (anticipi, sconti e altri finanziamenti alle imprese e crediti personali), mentre sono rimasti distinti i tassi praticati da banche e finanziarie per gli altri finaiiziamenti alle famiglie, in considerazione della caratteristica residuale della categoria, nella quale sono incluse operazioni di natura e rischiosità differente.
Come indica lo stesso comunicato stampa di Bankitalia, l'intervento determina una consistente discontinuità nella serie storica dei tassi, della quale va tenuto conto nel confronto tra gli indicatori diffusi in passato e i tassi medi e le soglie pubblicate a partire dal primo trimestre del nuovo anno. In termini matematici la nuova scelta della Banca d'italia comporta una variazione significativa del tasso medio per la nuova categoria di rilevazione dei tassi per «anticipi, sconti e altri finanziamenti alle imprese» nel range dei finanziamenti fino a 5 mila euro (da 6,48 a 10,26) e un innalzamento non significativo per il range oltre quota 5 mila (da 5,27 a 5,43). Tale innalzamento è confrontato per al dato dei prestiti bancari e non già a quelli delle finanziarie. In pratica, con la nuova scelta di rilevazione piove sul bagnato. Le banche, e non già le finanziarie, possono così applicare nuovi tassi medi superiori al passato in un periodo in cui il costo del denaro per loro scende vertiginosamente. La possibilità di aumentare i tassi per il sistema bancario, infatti, arriva persino al 58%.
Prendendo, invece, in esame i vecchi tassi applicati dalle finanziarie per la stessa categoria di prestiti oggi accorpata, si riscontra una riduzione dei tassi per la classe di importo fino a 5 mila euro da 14,40 a 10,26 e per la classe d'importo oltre i 5 mila euro 10,94 a 5,43. L'innovazione dovrebbe così essere positiva per i consumatori e prenditori di denaro, senonché tale novità in concreto diviene un beneficio per le sole banche. I piccoli clienti, cioè la categoria pi significativa (quella fino a 5 mila euro), spesso cattivi pagatori che non trovano finanziamento nel normale circuito creditizio, si rivolgono a fmanziarie che erogano il credito applicando tassi maggiori proprio a causa della superiore rischiosità del cliente, Tale ragione di maggiore costo per il cliente è data anche dalla fonte di approvvigionamento del denaro erogato dalle finanziarie, che a loro volta si fanno prestare denaro dal sistema bancario. Così ecco che dal 1 gennaio 2010 i cattivi pagatori potranno ottenere un prestito solo inbanca perché le finanziarie non saranno ragionevolmente capaci di prestare il denaro agli stessi tassi delle banche.
Ma il rischio pi elevato sarà quello non già di avere prestiti solo in banca, bensì di obbligare i cattivi clienti a rivolgersi al sistema abusivo del credito. E' noto che il merito creditizio utilizzato dalle banche sia assai pi restrittivo delle finanziarie, così dunque i piccoli prenditori di denaro che non godono di buon rating saranno costretti a rivolgersi a finanziarie abusive che non rispetteranno i tassi soglia rilevati dall'ultimo decreto ministeriale ai sensi della legge 108/96. Se per i consumatori si prevede un pessimo inizio di anno, anche per le piccole finanziarie operanti ai sensi dell'art. 106 del testo unico bancario sì prevede il rischio di chiusura e il pericolo è la perdita di 50 mila posti di lavoro tra operatori diretti e indotto. (riproduzione riservata) PER I TALIA OGGIÈ LA CONSEGUENZA DELLE MODIFICE APPORTATE DA BANKITALIA Finanziarie spiazzate dai tassi antiusura ***